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STORIA DELLA SQUADRA
Il campionato di Serie C 1939-
La crescita del campionato non cessò neanche quest'anno, portando le società partecipanti addirittura a 120 unità, tra cui quattro neoretrocesse ed un esercito di ventitrè neopromosse.
Il torneo ebbe un andamento abbastanza simile a quello precedente.
Tutte le quattro finaliste perdenti della scorsa stagione, Reggiana, Savona, M.A.T.E.R. Roma e Macerata, trovarono le forze per raggiungere nuovamente l'ultimo atto della competizione.
E al dunque un mischiaggio geografico deciso nei gironi finali premiò le società del Nord a discapito di quelle meridionali che rimasero al palo, se anche le altre due squadre che trovarono la via della cadetteria furono il Vicenza e lo Spezia.
Il campionato di Serie C 1940-
Il campionato di Serie C 1941-
Il campionato registrò 123 iscrizioni, un numero pressocchè uguale a quello dell'anno prima.
Le neoretrocesse erano quattro e le neopromosse undici.
Per la prima volta il pendolo della sorte segnò il momento del Centrosud.
La regola del quoziente reti fu fatale per le speranze della Pro Gorizia e del Varese -
Fu nel Centrosud che si assistette al pronto riscatto dell'Ancona che tornava tra i cadetti dopo una sola stagione, e del Palermo che si risollevava da un tormentato periodo in cui aveva conosciuto anche il fallimento.
Un'impresa fu infine quella della M.A.T.E.R. Roma che riuscì a centrare il successo dopo averlo sfiorato e perso per un nonnulla in tutte le ultime tre stagioni.
Il campionato di Serie C 1942-
Il protrarsi della guerra aveva creato una difficilissima situazione economica in Italia. L'ordine del regime fascista fu quello di continuare i campionati di calcio, nella vana intenzione di trasmettere alla popolazione un senso di normalità, ma nelle serie inferiori fu necessario una riforma dei tornei che li alleviasse i gravi disagi finanziari ed organizzativi a cui dovevano far fronte le piccole società.
In Serie C la soluzione fu trovata distribuendo le squadre su di un maggior numero di gironi di minori dimensioni, riducendo in tal modo la lunghezza delle trasferte e la durata del torneo. Non mancò comunque l'occasione per un nuovo allargamento del campionato che salì al record di 145 squadre partecipanti, fra cui tre neoretrocesse e ben trenta neopromosse.
Nel corso della stagione si registrarono numerose conferme rispetto alla precedente edizione: ben tre delle quattro finaliste perdenti, la Pro Gorizia, il Varese e la Salernitana, chiusero di nuovo in testa il proprio girone.
Altri raggruppamenti furono appannaggio di squadre che venivano da una precedente buonissima annata come la Biellese, il Parma, il Forlì e il Terni.
A trionfare alla fine furono i varesini, i salernitani e i goriziani, a cui si aggiunse il Verona che beneficiò di un presunto caso di illecito sportivo attribuito ai parmigiani.
Quelli appena descritti furono però soltanto i formali esiti del campo. L'invasione americana della Sicilia, che già aveva causato il forzato ritiro di tutte le società dell'isola dai vari campionati, porteràentro breve alla resa dell'Italia che diverrà campo di battaglia per numerosi eserciti.
Il calcio sarà sospeso per due anni fino alla conclusione delle ostilità e alla ripresa, nel 1945, tutto l'organigramma delle competizioni calcistiche subirà una profonda ristrutturazione
Il campionato di Serie C 1945-
Le distruzioni lasciate dalla guerra costrinsero la FIGC ad organizzare campionati con formule eccezionali.
Il torneo di C fu rigidamente separato in due leghe, una del Nord ed una del Centrosud, totalmente indipendenti.
La Coppa Italia 1939-
La manifestazione, basata sull'ormai collaudata formula ispirata alla Coppa d'Inghilterra, vide trionfare per la prima volta la Fiorentina.
I viola godettero del vantaggio di giocare la finale contro il Genoa in casa propria, ma meritarono assolutamente la vittoria della coppa grazie al loro lodevole cammino che li aveva visti eliminare nettamente tre squadre di assoluta levatura quali il Milan, la Lazio e la Juventus.
La Coppa Italia 1940- |
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